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Terremoto, il giallo dei soldi per il campanile di Accumoli

Stanziamenti minimi, inadempimenti, omissioni: il fascicolo è stato aperto per capire chi sono i responsabili

MILANO – A cinque giorni dal terremoto che ha colpito diverse località del Centro Italia, provocando 290 vittime e oltre 387 feriti, partono le prime accuse. Da un lato esperti come il professore giapponese Yoshiteru Murosaki (73 anni,, che affermano che sismi del genere in Giappone non avrebbero portato crolli, dall’altro i detrattori.

L’ESPERTO – L’ingegnere e docente del Sol Levante ha infatti rivelato al Corriere della Sera: “Lesioni di questa portata possono essere attribuite solo alla mancanza nelle costruzioni di adeguate strutture antisismiche”. E non mancano per questo le prime proteste per strutture inadeguate, ritenute tali, ignorando il pericolo e le sue tragiche conseguenze.

IL CASO – Si doveva intervenire con lavori di «adeguamento» proprio per il rischio sismico mentre gli interventi sono stati limitati a far compiere delle semplici «migliorie». E’ il caso del campanile della chiesa di Accumoli che è crollato provocando la morte della famiglia Tuccio. Il campanile non è mai «adeguato» nonostante fosse dichiarato come necessario dopo il sisma dell’Umbria del 1997 che provocò evidenti lesioni alla chiesa di Accumoli. Stanziamenti minimi, inadempimenti, omissioni: il fascicolo è stato aperto e adesso dovrà capire chi sono i responsabili della grave negligenza, perché i lavori non sono stati eseguiti come si doveva.

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