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Musei: domenica 1° ottobre torna #domenicalmuseo

Domenica 1° ottobre torna l'ingresso gratuito nei musei e luoghi della cultura statali. Ecco alcuni luoghi visitabili a Roma e Milano

MILANO – Domenica 1° Ottobre torna la domenica gratuita nei musei e nei siti archeologici. Una giornata di festa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo a cui aderiscono anche molti musei comunali in tutta Italia. In vigore dal Luglio del 2014 l’iniziativa ha visto la partecipazione in tutte le sue edizioni di oltre 10 milioni di visitatori nei soli musei italiani. Vediamo a tal proposito quali sono alcuni dei musei da poter visitare gratis questa prima domenica di ottobre nelle città di Milano e Roma. Su www.beniculturali.it tutte le informazioni, gli orari e l’elenco comleto dei luoghi aperti gratuitamente domenica 1 ottobre nelle altre città italiane.

Galleria d’arte moderna di Milano

Le collezioni della Galleria d’Arte Moderna sono allestite al primo e al secondo piano della Villa Reale. Il percorso prende avvio dalle prime sei sale, volte a illustrare temi e personaggi del Neoclassicismo, fra i quali spiccano i capolavori di Appiani e Canova. La stagione romantica è ripercorsa attraverso gli artisti principali  e nella sala monografica dedicata alla Scapigliatura. La ricca stagione divisionista, infine, è rievocata in una serie di sale tematiche: Segantini, Grubicy, Longoni, fino ai dipinti di soggetto sociale di Morbelli, Sottocornola e Nomellini. La visita prosegue al secondo piano con la Collezione Grassi, raccolta di capolavori di pittura italiana e straniera dal XIV al XX secolo, cui si aggiunge un nucleo di opere di arte orientale. Fra le opere esposte, pezzi unici di Manet, Cézanne, Van Gogh, Gauguin.

Museo del Cenacolo Vinciano di Milano

Leonardo ha dipinto l’Ultima Cena nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie per volere di Ludovico il Moro, in un arco di tempo che va dal 1494 al 1497. L’artista, trattandosi di pittura su muro, non si è affidato alla tradizionale quanto resistente tecnica dell’affresco, che impone una veloce stesura del colore sull’intonaco ancora umido, ma ha voluto sperimentare un metodo innovativo che gli consentisse di intervenire sull’intonaco asciutto e, quindi, di poter tornare a più riprese sull’opera curandone ogni minimo particolare. Purtroppo le intuizioni di Leonardo si rivelarono sbagliate e ben presto, per un ‘infelice concomitanza di cause, la pittura cominciò a deteriorarsi. Nel corso dei secoli, di conseguenza, si susseguirono molti restauri nel disperato tentativo di salvare il capolavoro. Nel 1999, dopo oltre vent’anni di lavoro, si è concluso l’ultimo intervento conservativo che, grazie alla rimozione di tante ridipinture, ha riportato in luce quanto restava delle stesure originali. In Lombardia tra i siti riconosciuti dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità” troviamo Milano con il complesso della Chiesa e Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e uno dei dipinti più celebri al mondo: l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, due capolavori assoluti a livello mondiale. Il complesso è stato inserito nella lista del Patrimonio Unesco nel 1980, testimoniando una cultura ricca di valori da trasmettere all’umanità, che gravita proprio attorno al capoluogo di regione.

Villa di Orazio a Roma

Strutture della Villa romana del 32 a.C. con fasi edilizie del I secolo e di epoca tarda e medioevale. Si tratta di una tipica residenza d’otium, appartenuta al celebre poeta Quinto Orazio Flacco, che la ebbe in dono da Caio Cilnio Mecenate, tra il 33 e il 32 a.C. Il complesso si articola intorno a due cortili e si possono distinguere tre settori: la parte residenziale a nord, un grande quadriportico con ambienti annessi a sud e un complesso termale a ovest. Le murature erano in opera reticolata e i pavimenti in mosaico e cocciopesto. In età flavia (I secolo d.C.) l’impianto termale fu ampliato con l’aggiunta di nuovi ambienti all’esterno del corpo principale della villa. Annesso alla villa era un grande giardino delimitato da portici. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi condotti a partire dai primi del Novecento sono conservati nel piccolo Antiquarium di Licenza.

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, aperta a Roma nel 1883, custodisce una delle più ampie collezioni d’arte, circa 20.000 opere tra dipinti, disegni, sculture e installazioni che testimoniano le principali correnti artistiche dall’Ottocento ai nostri giorni. I numerosi servizi in cui il museo è strutturato (archivio bioiconografico, fotografico e storico, biblioteca, ufficio catalogazione, ufficio registrazione e prestiti, ufficio mostre, ufficio studi, ufficio stampa e comunicazione, redazione web, laboratorio di restauro e servizi educativi) svolgono uno scrupoloso lavoro di catalogazione e conservazione che si affianca alla valorizzazione delle collezioni di un luogo così rappresentativo che oggi tiene conto della sua storia ma, nello stesso tempo, non rinuncia alla vocazione di raccontare la complessità del presente.

 

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