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La Domus Mazziniana di Pisa riapre al pubblico

In occasione del 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana riapre l’istituzione culturale con l’intento di intensificare le sue attività

PISA – L’Italia non è solo Patria d’arte e di bellezze naturali e il suo territorio è di fatto costellato di preziose e straordinarie testimonianze storiche. Memorie dal forte valore simbolico che andrebbero maggiormente valorizzate riportandole all’attenzione dei cittadini al fine di educarli maggiormente ai principi di libertà, uguaglianza e solidarietà. In occasione del 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana (1946-2016), caso paradigmatico è rappresentato dalla Domus Mazziniana di Pisa, un’istituzione culturale d’interesse nazionale che dopo anni di chiusura ha recentemente riaperto al pubblico, con l’intento di intensificare le sue attività culturali, in primis per insegnanti, studenti e appassionati di storia patria.

 

LA DOMUS MAZZINIANA A PISA – Grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei – ha dichiarato Fabio Beltram (Commissario straordinario della Domus Mazziniana) – questa importante realtà del territorio tornerà a far parte del circuito vivo dei monumenti e delle testimonianze storiche a cui i cittadini possono attingere per arricchire e dare sostanza alla propria identità culturale”. La scelta della sede della “Domus Mazziniana” a Pisa non è casuale, dato che proprio in questa palazzina Giuseppe Mazzini (nato a Genova nel 1805) trascorse malato gli ultimi mesi della sua vita, fino al 10 marzo 1872, giorno del suo decesso. Questo edificio, appartenuto alla famiglia Rosselli Nathan e successivamente donato allo Stato (dal 1910) per farne “un santuario di fede e di patriottismo”, fu completamente distrutto da bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale. La sua ricostruzione ebbe luogo nel periodo post bellico, quando la “Casa Mazziniana” ufficialmente dichiarata monumento nazionale fu inaugurata dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi nel giugno 1952.

 

PROTAGONISTA DELLA STORIA D’ITALIA E D’EUROPA – Giuseppe Mazzini non è un personaggio secondario per la Storia, dato che come pochi altri egli ha faticosamente aperto la via agli ideali unitari e repubblicani, sia in Italia che all’estero, rivestendo un ruolo d’importante protagonista nella cultura romantica e risorgimentale tout court. A questo rivoluzionario dell’Ottocento, sono stati dedicati innumerevoli monumenti, ma anche strade e piazze di città e paesi dislocati praticamente in ogni località della nostra Penisola. Ma le idee Mazziniane hanno influenzato anche la filosofia politica internazionale: in proposito, ricordiamo che Gandhi, nel nome di Mazzini, costituì la “Giovine India”, mentre Salvemini, a New York, fondò la “Mazzini Society”. Grazie alle postazioni multimediali istallate alla Domus Mazziniana è possibile avvicinarsi di più alla poliedrica personalità di questo patriota italiano, che fu anche filosofo, scrittore, giornalista, insegnante e musicista. Nella suggestiva casa-museo pisana sono conservati rari documenti autografi e relativi all’età risorgimentale, insieme a sculture, dipinti, fotografie, oggetti d’uso quotidiano, lettere, curiosità e cimeli storici a lui collegati.

 

BIBLIOTECA DELLA DOMUS MAZZINIANA – La Domus Mazziniana di Pisa, centro di conservazione e memoria documentaria alquanto rappresentativa per la storia italiana, è oggi punto di riferimento fondamentale per studiosi e storici dell’Europa democratica-repubblicana che nella ricca biblioteca dotata di oltre quarantamila volumi, possono reperire notizie utili ad approfondire aspetti più o meno noti della storia risorgimentale e indagare sugli influssi mazziniani ancora persistenti nella società contemporanea. Giuseppe Mazzini, appassionato lettore di Dante, Alfieri, Goethe e Foscolo, ebbe numerosi rapporti con autorevoli intellettuali del suo tempo, da John Stuart Mill, a Friedrich Nietzsche, da Charles Dickens (finanziatore della sua scuola a Londra) a tanti altri, ma – come spiegato durante un’affollata conferenza tenuta il 12 marzo 2016 dal filologo prof. Andrea Bocchi – “sulla ricchezza dei contatti culturali avuti da Giuseppe Mazzini con alcuni suoi illustri contemporanei, sappiamo ancora troppo poco”. Prossimamente, alla Domus Mazziniana di Pisa saranno svolti percorsi didattici con laboratori tematici, oltre a visite guidate dedicate a tutti i cittadini e alle scuole di ogni ordine e grado.

 

Cristina Fontanelli

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