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Van Gogh, risolto il giallo dell’orecchio

Secondo i racconti tramandati van Gogh si tagliò l'orecchio durante la disastrosa convivenza con il pittore Paul Gauguin

MILANO – Secondo alcuni studiosi il mistero dei misteri sulla vita di Vincent van Gogh sarebbe risolto. Il taglio dell’orecchio è forse il più celebre aneddoto legato all’artista olandese. Secondo i racconti tramandati van Gogh si tagliò l’orecchio durante la disastrosa convivenza con il pittore Paul Gauguin, forse dopo una lite.

TRA GENIO E FOLLIA – Le lettere al fratello Theo, inoltre, dimostrano, oltre al fatto che fosse uno dei più grandi scrittori e artisti del 19° secolo, come egli meditasse su un dipinto di Emile Wauters chiamato La pazzia di Hugo van der GoesPer Van Gogh questo dipinto ha catturato la romantica associazione fra genio e follia. Per l’età moderna, è Vincent stesso che incarna quel fatale duo. Tuttavia, una nuova mostra presso il Van Gogh Museum di Amsterdam mira a far luce su ciò. Usando una combinazione di arte, documenti scritti e un revolver gravemente arrugginito che è stato trovato da un contadino nel 1960 in quello stesso campo di grano, alcuni studiosi sostengono che, lungi dal ispirare la sua arte, la malattia di Van Gogh è stato un impedimento al suo talento. Questo perché lo ha reso impotente in alcuni periodi e alla fine lo ha portato alla morte.

LO SPARO – Una lettera recentemente scoperta, scritta dal dottor Felix Rey, che ha curato la ferita dell’artista fiammingo, spiega l’orrore sotto la benda nel suo autoritratto del 1889. Si conferma così che Van Gogh non solo tagliò via il lobo dell’orecchio, come è stato ampiamente ipotizzato, ma si tolse completamente l’orecchio sinistro.

 

Copertina: «Autoritratto con l’orecchio bendato» di Vincent Van Gogh

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