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A Treviso la mostra per ricordare il centenario della scomparsa di Rodin

Arriva al Museo Santa Caterina una mostra che vedrà esposte più di 50 statue di uno dei più grandi scultori mai esistiti, Rodin

MILANO – La scelta della città per ospitare una mostra per il centenario della scomprasa di Rodin è ricaduta su Treviso, che si era già aggiudicata la medaglia d’oro per la città più romantica d’Italia. Motivo di questa scelta è il fatto che Treviso sia la città che ha visto nascere anche Arturo Martini, uno dei più grandi scultori italiani e non solo. La mostra, intitolata RODIN. Un grande scultore al tempo di Monet” vedrà esposte oltre 50 statue e gli spettatori avranno la possibilità di ammirare alcune tra le più famose opere dell’artista francese come il bacio, il pensatore, il monumento a Balzac e l’uomo con il naso rotto.

 

La mostra

A essere rappresentate al Santa Caterina sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore, percorso che mette in evidenza il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana. Così come la capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il gesso, prima delle fusioni in bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che accompagnerà la mostra. Inoltre sarà presente in mostra una grande e famosa tela di Edvard Munch, del 1907, che ritrae la statua del Pensatore nel giardino del dottor Linde (importante collezionista sia di Rodin che di Munch) a Lubecca. Non mancherà poi un quadro di Monet, tra gli altri presente nella celeberrima mostra Monet/Rodin che si svolse a Parigi nell’estate del 1889 nella galleria di Georges Petit. Esposizione che vide presenti anche tre delle sculture di Rodin comprese nel percorso trevigiano.

 

Il confronto con Marini

Il confronto poi con Arturo Martini rientra a pieno titolo nel progetto che Marco Goldin ha messo a punto per questo importantissimo evento. La monografica su Rodin in Santa Caterina sarà infatti collegata a un grande “Omaggio ad Arturo Martini” che coinvolgerà il rinnovato Museo “Luigi Bailo”. Al patrimonio del Bailo appartengono oltre cento opere di Martini: molte sculture, ceramiche e incisioni. Un corpus unico per importanza e varietà. Ai visitatori della mostra di Rodin sarà suggerito, anche grazie alla possibilità di godere di un biglietto ridotto per il Bailo, di ammirare, dopo il francese, il grande maestro di casa.Per catalizzare ulteriormente l’interesse dei visitatori ad aggiungere il Bailo al loro itinerario trevigiano, Goldin ha voluto proporvi anche una densa mostra monografica sull’altro grande artista trevigiano del Novecento europeo, Gino Rossi. Al nucleo di dieci opere dell’artista, patrimonio della Pinacoteca trevigiana, Goldin affiancherà un’altra dozzina di pezzi, a completare una “restituzione” di Rossi alla sua Treviso. Una retrospettiva su di lui mancava, in città, addirittura dal lontano 1974.

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