Sei qui: Home » Arte » “Il Quarto Stato oltre il visibile”. La realtà aumentata incontra l’arte

“Il Quarto Stato oltre il visibile”. La realtà aumentata incontra l’arte

Dal 2 al 4 febbraio al Museo del Novecento sarà possibile vedere il famoso dipinto di Pellizza da Volpedo in realtà aumentata grazie all'app QuartoStatoAR

MILANO – “Il Quarto Stato: oltre il visibile” è un evento unico. Gli appassionati di arte avranno la possibilità di vivere in prima persona il famoso quadro esposto al museo del Novecento. Grazie ad una apposita applicazione sarà possibile vedere animata la classa lavoratrice mentre marcia. E non solo! Chi scaricherà l’applicazione potrà anche conoscere bene la storia dei protagonisti dell’opera che, tramite contenuti VR, si presenteranno allo spettatore. Inoltre domenica 4 febbraio, grazie all’iniziativa del MiBACT #domenicalmuseo, si potranno visitare gratuitamente diversi musei, gallerie e parchi archeologici. Una domenica per riscoprire le bellezze del patrimonio artistico e culturale italiano.

 

L’evento

L’evento speciale, dedicato all’iconica opera di Pellizza da Volpedo, permetterà ai visitatori del museo di aprire un ideale varco temporale e “vivere” l’opera in prima persona, in modo dinamico e inedito grazie alla Realtà Aumentata. Il dipinto non rappresenta un’indistinta massa di persone, ma individui reali e singole vite riunite da Pellizza da Volpedo in un gruppo che proprio per il suo essere così vero ha saputo diventare la potente icona che dal 1902 tutti conosciamo: la classe lavoratrice e i suoi diritti, la lotta sociale, un popolo che avanza fiero e compatto davanti alla società e alla contemporaneità.

Come funziona

Dal 2 al 4 febbraio ammirando l’opera esposta al museo, i visitatori potranno accedere gratuitamente a contenuti originali di Realtà Aumentata, appositamente curati e realizzati da SMART, per scoprire la vera identità di alcuni dei personaggi ritratti, la cui storia individuale è assurta a simbolo universale. Basterà scaricare l’applicazione QuartoStatoAR e inquadrare il dipinto con il proprio smartphone o tablet per guardare “oltre il visibile” e attivare una nuova forma d’interazione con un’opera più che mai viva. Un’esperienza coinvolgente che si concluderà con la possibilità di “incontrare” virtualmente il personaggio centrale, scattare una foto insieme a lui, e postarla sui principali social media con l’#SocialArt e #Museodel900 per condividere il signi cato che l’opera ha per ciascuno di noi.

© Riproduzione Riservata