Sei qui: Home » Arte » I quadri di Modigliani esposti a Genova sono dei falsi

I quadri di Modigliani esposti a Genova sono dei falsi

I 21 quadri di Modigliani che sono stati esposti a Genova lo scorso Marzo, sono tutti dei falsi a eccezione di uno dei disegni sequestrati

MILANO – I 21 quadri di Modigliani che sono stati esposti a Genova lo scorso Marzo, sono tutti dei falsi a eccezione di uno dei disegni sequestrati. Questo è quanto è emerso dalla perizia depositata in tribunale dal perito Isabella Quattrocchi. Se questa verrà poi confermata da una sentenza definitiva, il destino di queste opere, sarà quello di essere distrutte. Secondo il giudizio della Quattrocchi, infatti, tutte le tele sono «grossolanamente falsificate» sia «nel tratto» sia «nel pigmento».  Un episodio che per certi versi riporta al caso delle false statue di Modigliani che coinvolse la città di Livorno nel 1984.

La perizia

Il Palazzo Ducale in seguito alla calmorosa vicenda, ha reso noto di essere “parte fortemente lesa”, mentre a doversi preoccupare e non poco sono i proprietari dei 21 quadri di Modigliani esposti nel luglio scorso al Palazzo Ducale. Dalla perizia è emrso che anche le cornici, provenienti da Paesi dell’est europeo e dagli Stati Uniti, non sono per nulla ricollegabili né come contesto che come periodo storico a Modigliani. Queste dunque non avrebbero alcun attinenza con l’autenticità dell’opera. Provenendo in gran parte dal collezionista americano Joseph Guttmann, non stupisce che siano state prodotte negli Usa

La truffa e la battaglia

Secondo quanto evince dal Corriere, ci sarà dunque una battaglia di controperizie. Si fa notare anche che per una delle tele provenienti dalla collezione Pasquinelli c’è addirittura un certificato di autenticità del ministero italiano. Il curatore Chiappini sottolinea come non sia lui l’autore delle attribuzioni: «Io ho raccolto le informazioni e la documentazione che mi è stata fornita per ogni tela. Se ci sono state irregolarità bisognerà risalire alla fonte, a chi ha fatto la prima attribuzione. Io, fino a prova contraria, resto dell’idea che le opere siano buone. E la storia delle cornici è ridicola”

 

© Riproduzione Riservata