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Pubblicato il taccuino di Van Gogh, disegni veri o falso storico?

Pubblicati in Francia 65 disegni inediti in un volume attribuiti al pittore olandese. Forte discussione sull'attribuzione legittima o meno all'artista olandese

MILANO – E’ stato presentato a Parigi “Vincent Van Gogh, la bruma di Arles, il taccuino ritrovato”, una raccolta di 65 disegni inediti non firmati del maestro olandese. Sulla legittima attribuzione di questi disegni, però, c’è forte discussione: secondo l’esperto britannico Ronald Pickvance, grande specialista del periodo provenzale del pittore, si tratterebbe della “scoperta più rivoluzionaria nella storia dell’opera di Vincent van Gogh”, mentre di parere esattamente opposto il Van Gogh Museum di Amsterdam, che li giudica “imitazioni con degli errori topografici evidenti”.

IL LIBRO – La pubblicazione uscirà giovedì in simultanea in Francia, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi. In Francia è stata pubblicata della casa editrice Seuil: 288 pagine curate da Bogomila Welsh-Ovcharov, una delle massime esperte del pittore, che è stata anche una delle commissarie della mostra “Van Gogh a Parigi” organizzata al Museo d’Orsay nel 1988.

E’ LUI O NON E’ LUI? – L’editore Bernard Comment, durante la presentazione, ha difeso la leggittimità dell’attribuzione dei disegni a Van Gogh. “Era nella mani di un privato e c’è stato un gran lavoro scientifico per appurare l’originalità dei disegni, in gran parte degli schizzi a inchiostro, con paesaggi della campagna provenzale di Arles dove il grande pittore aveva soggiornato”. A fargli da controaltare Teio Meedendorp e Louis van Tilborgh del Museo Van Gogh di Amsterdam, secondo i qual isi trattarebeb di un falso. Inoltre, i propri esperti erano da tempo a conoscenza dei disegni e già nel 2008 e nel 2012 avevano escluso di poterli attribuire a Van Gogh.

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