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Pinacoteca di Brera, il nuovo confronto tra Mantegna e Carracci

La Pinacoteca di Brera inaugura il nuovo allestimento e lo fa ospitando un nuovo straordinario dialogo tra due capolavori

MILANO – La Pinacoteca di Brera inaugura il nuovo allestimento e lo fa ospitando un nuovo straordinario dialogo tra due capolavori della storia dell’arte: Il Cristo morto di Andrea Mantegna, icona universale del Rinascimento e Il Cristo morto con gli strumenti della passione, di Annibale Carracci, in prestito dalla Staatsgalerie di Stoccarda.

IL CONFRONTO – Le due opere per la prima volta vicine, rappresentano il secondo confronto in Brera. Lo scopo? Rinnovarsi offrendo stimoli di riflessione sempre nuovi ai visitatori, mettendo a disposizione opere magnifiche del patrimonio universale. L’opera del Mantegna è considerata la più famosa in Brera. Oltre al confronto con quello di Carracci, sarà posto nel dialogo anche il dipinto del Compianto sul Cristo morto (1615) di Orazio Borgianni proveniente dalla Galleria Spada di Roma. L’opera di Mantegna è famosa per le sue conoscenze prospettiche del suo creatore i Mantegna, espressiva e composta, databile circa al 1480, ebbe una notevole fortuna visiva tra Cinquecento e Seicento, generando nei secoli a venire numerose derivazioni, come quelle al centro del confronto.

IL NUOVO ALLESTIMENTO – Ogni visitatore potrà vedere i frutti del riallestimento delle varie sale del museo, a partire da didascalie più approfondite, nuova illuminazione e nuovi colori alle pareti. I lavori di ristrutturazione della Pinacoteca termineranno nel 2018.

 

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Copertina: credit sito Pinacoteca di Brera

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