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Ozmo a San Francisco con un murale e una mostra

Una doppia presenza nella città californiana: un grande murale di 270 metri quadri e una mostra personale alla FIFTY24SF Gallery

MILANO – Un murale di Ozmo nel cuore di Tenderloin, che reinterpreta il “Déjeuner sur l’herbe”, conquista San Francisco. Una doppia presenza nella città californiana: un grande murale di 270 metri quadri e una mostra personale alla FIFTY24SF Gallery.

IL MURALE – Ozmo ha appena completato un grande intervento (11 x 24 metri) sulla parete dello storico strip club Mitchell Brothers O’ Farrell Theatre, nel quartiere di Tenderloin, descritto dallo scrittore e giornalista Hunter S.Thompson come “la Carnegie Hall del sesso pubblico in America”. L’opera di Manet ha ispirato generazioni di artisti per copiarlo, satira, o di riferimento la sua scena indelebile. Untitled è un curioso convivio di figure femminili completamente nude e uomini vestiti-mascherati che sdraiati sull’erba, conversano tra di loro. Tra la ninfa del Tiziano che sta versando dell’acqua in una vasca e una Barbie a farle da contrappunto, sotto lo sguardo dell’artista divenuto Minotauro e quello minaccioso della pantera simbolo di Cartier, si staglia poderosa l’allegoria dell’amore del Bronzino. Miscelando immagini di nudità sacra e profana, icone delle mitologia classica, Ozmo studia la composizione arricchendola con dettagli ambigui e spregiudicati che si intrecciano in una nuova opera che riporta la purezza dell’estetica classica nel decadimento dell’interpretazione contemporanea. L’opera è stata realizzata dall’artista, in collaborazione con John Vochatzer e con il contributo dell’associazione no profit a servizio dell’arte It’s Your District.

LA MOSTRA – Artista di fama internazionale e tra i maggiori esponenti della street art italiana è presente nella città americana con una mostra speciale. Il writer ha appena inaugurato una mostra personale alla FIFTY24SF Gallery, galleria di punta dell’underground statunitense. L’esposizione, dal titolo Ferro e Oro, presenterà un corpo di opere inedite. Piccole e grandi tele di pvc riciclato sulle quali Ozmo assimila le contraddizioni di una città ricca di fermenti e iconografie frammentate, traducendole in composizioni enigmatiche, siano esse creature bizzarre, còlte tra sculture distese e l’immagine della Madonna, protetta dalla mano del poeta, che conducono al cospetto della gigantesca testa di Medusa dagli occhi chiusi che, privata del mitologico sguardo pietrificante, invita il visitatore a giocarecon le proprie visioni e memorie.

 

 

Credit: Clp – OZMO “Untitled” 11×24 m Tenderloin SF – photo credit Jon Sadgilany

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