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In mostra a Ponte Tresa le opere grafiche di Joan Mirò

“Istinto e poesia”, è la mostra interamente dedicata alle opere grafiche del maestro spagnolo Joan Mirò e che espone litografie appartenenti a diverse raccolte degli anni Settanta

MILANO – “Istinto e poesia”, è la mostra interamente dedicata alle opere grafiche del maestro spagnolo Joan Mirò aperta al pubblico alla Galleria Alter Ego di Ponte Tresa-Svizzera. Inaugurata il 3 Dicembre, l’esposizione andrà avani fino al 24 Dicembre 2017, esponendo litografie appartenenti a  diverse raccolte degli anni Settanta realizzate ad arte da celebri tipografie del tempo. Tutte in ottime condizioni, racchiudono quella vivacità coloristica, quella forza segnica e quel lirismo solare e intenso che hanno trovato la massima espressione nell’opera del maestro proprio negli anni della maturità, rendendo la sua espressività unica e inimitabile e collocandolo tra i più celebri e amati pittori del Novecento.

La mostra

Una serie del 1972 raffigura gli elementi celesti tanto cari all’artista catalano: il sole rosso, la stella blu e la luna verde sono rispettivamente i soggetti principali di un trittico raffinato che riesce a trasportarci in una dimensione poetica di rara delicatezza. Di maggiore forza espressiva sono invece le dodici opere tratte dal catalogo spagnolo “Litografo” in cui il segno e il colore si fronteggiano in un acceso contrasto che imprime alla composizione un dinamismo impetuoso e appassionato. Molto diverse nella scelta stilistica ma altrettanto suggestive,  le litografie realizzate da Graphis Arte Livorno per la Galleria Toninelli di Milano nel 1975: i “classici” personaggi stilizzati, vagamente antropomorfi, originati da pochi elementi essenziali estremamente caratterizzanti, che Mirò ha indagato e riproposto a più riprese, rendendoli protagonisti di una sua personalissima narrazione dal sapore mitologico.

Le sperimentazioni grafiche

La sperimentazione grafica ha rappresentato per Mirò un campo d’indagine non meno importante della pittura e della scultura; la sua vocazione per la sperimentazione, la sua inesauribile curiosità per le possibilità tecniche della pratica artistica e soprattutto il suo impegno etico nel rendere l’Arte il più possibile democratica, accessibile ad un grande pubblico, l’hanno spinto ad indagare con passione la litografia e l’acquaforte ponendo attenzione alle peculiarità artigianali dei mezzi impiegati senza per questo rinunciare all’originalità e alla libertà espressiva delle sue opere principali, presenti in tutti i principali musei del mondo, capaci di elevare il nostro spirito ad una dimensione tanto poetica quanto vitale ed istintiva.

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