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Lo stagno più bello al mondo ispirato a “Le ninfee” di Monet

Nella Prefettura di Gifu, in Giappone, lungo la via che porta all’antico Santuario di Itadori, esiste un luogo soprannominato "Lo stagno di Monet"

MILANO – Molti artisti, appartenenti a diverse epoche, nella realizzazione di in un quadro hanno sempre cerato di ispirarsi alla realtà, cercando di immortalarla all’interno di una cornice. Nella realtà di oggi, ci sono casi in cui la realtà cerca di “imitare” la bellezza e le suggestioni che solo i grandi capolavori dell’arte possono trasmettere agli occhi, e nel cuore, delle persone. In Giappone esiste un luogo soprannominato “Lo stagno di Monet”.

 

PAESAGGIO INCONTAMINATO – Questo magico posto si trova sulle montagne di Seki, nella Prefettura di Gifu, in Giappone, lungo la via che porta all’antico Santuario di Itadori. Il paesaggio da la sensazione di immergersi in un vero e proprio quadro espressionista del famoso pittore francese Claude Monet. In particolare, chi lo visita non può non notare la somiglianza con il “ciclo delle ninfee” del celebre artista. L’accostamento artistico è dovuto anche alle acque pure ed artistiche dello stagno di Seki, uno dei rari esempi nel mondo di paesaggio incontaminato, grazie ai puri torrenti di montagna ed alla flora intorno che lo preserva dall’esterno.

 

LE NINFEE DI MONET – Lo “Stagno di Monet” di Seki ricrea quindi un’atmosfera molto simile a “Le ninfee” del pittore impressionista francese Claude Monet: trattasi di un ciclo di circa 250 dipinti che rappresentano il giardino dell’autore, situato a Giverny, e occuparono sostanzialmente gli ultimi trent’anni della produzione dell’artista francese. Nelle acque di Seki è possibile quindi ammirare questi variopinti esemplari di pesci, proprio come quelli ritratti nei dipinti di Monet.

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