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Le mostre in programma a Milano nel mese di Agosto

Quest'estate l'arte a Milano non va in vacanza. Per chi si trova a dover trascorrere le ferie estive in città, ecco alcune mostre da poter vedere

MILANO – La calda stagione ha fatto ingresso già da un pò e si sa, tra lavoro e vari imprevisti anche quest’anno non tutti gli italiani potranno godere delle ferie estive. Non tutti i mali vengono per nuocere però in quanto dover trascorrere il mese di Agosto n città può avere anche i suoi piccoli vantaggi, specialmente per gli amanti dell’arte e della cultura. A tal proposito milano quest’estate si presenta con un calendario ricco di eventi e di mostre, una buona occasione questa per recarsi ai musei e dedicarsi alla visita di opere d’arte senza dover fare lunghe file con il rischio di non riuscire neanche ad entrare. A tal proposito vediamo quali sono le mostre da vedere assolutamente nel capoluogo lombardo entro l’8 Agosto, grazie a milanoweekend.

Mostre all’Hangar Bicocca

L’Hangar Bicocca, da sempre da spazio alla formazione culturale dei cittadini e gratis. A tal proposito vi proponiamo la mostra From source to poem to rhythm to reader di Rosa Barba, artista siciliana trapiantata a Berlino che all’interno dello Spazio Shed dell’Hangar punta sulle immagini cinematografiche. L’esposizione raccoglie 14 opere realizzate dall’artista dal 2009 a oggi, tra film in 35 e 16mm, sculture cinetiche con l’obiettivo di creare un serrato dialogo tra il display delle opere e l’anima industriale dell’Hangar. Di queste opere, ci sono 5 film sono ancora inediti in Italia, tra cui The Empirical Effect che è un’indagine sul paesaggio del Vesuvio, ancor prima che gli incendi di questi giorni lo modificassero drammaticamente.  La mostra è aperta da giovedì a domenica dalle 10 alle 22 ed è a ingresso gratuito.

Mostre alla Triennale

La Triennale propone oltre la mostra su Carlo Ramous, anche  La terra inquieta, con obiettivo quello di capire veramente cosa vuol dire migrare verso un Paese che non è quello in cui si è nati. Il titolo è preso in prestito da una raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, che ha dedicato la sua intera opera all’analisi e alla celebrazione della coesistenza di culture diverse. Attraverso le opere di più di 60 artisti provenienti da oltre 40 paesi del mondo, l’esposizione intende mettere in luce le trasformazioni epocali che stanno segnando lo scenario globale e la storia contemporanea, focalizzandosi in particolare sulla rappresentazione della migrazione e della crisi dei rifugiati. Una vera e propria esplorazione di geografie reali e immaginarie che ricostruiscono l’odissea dei migranti, le loro storie individuali e collettive di viaggi disperati alla ricerca di una terra che li accolga. La mostrà sarà visitabile fino al 20 agosto 2017

Mostre alla Fondazione Prada

Carne y Arena è l’installazione in VR ideata e realizzata da Alejandro G. Iñárritu che potrete vedere, su prenotazione, alla Fondazione Prada. L’artista è anche autore di film premi Oscar per la migliore regia ossia Birdman e Revenant – Redivivo. Inoltre il suo rivoluzionario cortometraggio esperienziale è stato presentato alla 70esima edizione del Festival di Cannes in una sezione creata per l’occasione. La mostra consiste nell’installazione basata sul racconto di fatti davvero accaduti, ossia il viaggio di un gruppo di rifugiati che potrete rivivere togliendovi le scarpe e indossando il visore. La ostra è diponibile fino al 15 gennaio 2018

Mostre al Padiglione d’Arte Contemporanea

Al mondo dell’ Africa è dedicata la mostra Africa. Raccontare un mondo, che al PAC permetterà di esplorare il Continente Nero anche dal punto di vista della produzione artistica contemporanea, soffermandosi in particolare su una selezione di artisti dalla scena dell’Africa a sud del Sahara. Fotografie, dipinti, installazioni, disegni, sculture, ma anche video e performance, provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, fanno da cornice ai 33 artisti coinvolti con racconti sulla memoria e sul suo superamento, stravolgimenti delle tradizioni e riconfigurazioni dei miti. Quattro le tematiche della mostra: “Dopo l’Indipendenza”, “L’introspezione identitaria”, “La generazione Africa” e “Il corpo e le politiche della distanza”, con opere e installazioni provenienti dalla Costa d’Avorio al Mali, dal Sud Africa al Kenya, passando per Senegal, Malawi, Madagascar e tanti altri Paesi. Il tutto è aperto al pubblico fino all’11 settembre 2017.

 

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