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L’arte scende in campo per portare i bambini a scuola in Etiopia

Amici di Adamitullo è una onlus che, attraverso la collaborazione di artisti e la realizzazione di mostre d'arte, raccoglie fondi per un villaggio etiope

MILANO – L’ordine dei Salesiani lavora da anni in Etiopia per garantire l’istruzione e la qualità di vita delle comunità locali. Delle tredici missioni presenti nel paese, la più piccola, e forse anche la più sfortunata, è quella del villaggio di Adamitullo. Nel 2008 però è nata una onlus che, insieme alla costante collaborazione dei padri Salesiani, ha deciso di prendere a cuore questa comunità, raccogliendo fondi per diversi progetti, tra cui la realizzazione di una scuola. Ciò che rende questa associazione così speciale, oltre all’impegno e la dedizione, è la realizzazione di mostre ed eventi legati all’arte per raccogliere fondi per la comunità etiope.

MOSTRE D’ARTE PER SOSTENERE L’ISTRUZIONE – Tantissime le mostre e gli eventi organizzati da Amici di Adamitullo, sopratutto nella città di Padova.  Fondamentale il sostegno dell’associazione culturale Arsnow che, attraverso una rivista online dedicata agli amanti dell’arte, sostiene ogni progetto. Paolo Brinis, editore di Arsnow Magazine, ha spiegato:”Vengono organizzate delle mostre e delle trasferte artistiche per avvicinare le persone all’arte e raccogliere fondi per la onlus. Quest’anno, per esempio, siamo andati a visitare la collezione Maramotti, a Reggio Emilia. Nel contempo si organizzano anche delle mostre d’arte, l’ultima delle quali ha avuto come protagoniste le opere di Sara Campesan, artista veneziana. Grazie alla generosità degli artisti,  alla fine della mostra alcune opere vengono messe all’asta e il ricavato viene interamente devoluto alla onlus.”Tra gli altri artisti protagonisti delle mostre d’arte, ricordiamo il fotografo Giovanni De Sandre e gli artisti contemporanei Paolo De Cuarto, nipote del grande Mimmo Rotella, e Paolo Ceribelli.

AMICI DI ADAMITULLO – Mauro Casotto, uno dei fondatori di Amici di Adamitullo ed appassionato d’arte moderna, ci ha spiegato l’importanza della scuola per il villaggio di Adamitullo: “Quando abbiamo iniziato a collaborare con i padri salesiani, la comunità di Adamitullo contava 400 bambini, quest’anno invece stanno frequentando le lezioni in più di 900. La scuola permette ai ragazzi non solo di studiare ma anche di imparare dei mestieri concreti, dando agli abitanti del villaggio la possibilità di avere un futuro nella loro comunità. La costruzione di uno spazio comune permette ai bambini di avere un luogo in cui crescere con i loro coetanei, giocare, confrontarsi e integrarsi pacificamente con i membri delle altre tribù. Ma l’istruzione è soprattutto un modo per permettere ai ragazzi di non essere costretti a lasciare il proprio Paese, mettendo a repentaglio la loro stessa vita per raggiungere le coste della Libia o dell’Europa, e di avere l’opportunità di lavorare e collaborare per il sostenimento del loro villaggio e rimanere vicini alle loro famiglie. Noi di Amici di Adamitullo, attraverso la passione per l’arte, cerchiamo di aiutare i padri Salesiani nella realizzazione di piccoli e grandi progetti, a partire dalla costruzione di un pozzo d’acqua potabile, a quella della scuola e della biblioteca, cose che qui sono considerate normali, ma lì sono veramente eccezionali”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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