MILANO – Se i personaggi della Disney vivessero ai tempi d’oggi, la loro vita rispecchierebbere davvero il classico “e vissero felici e contenti”?. L’illustratore inglese Tom Ward esplora le vite dei personaggi Disney come se vivessero nel 2017 e per alcuni personaggi come Gaston e LeFou di “Beauty and the Beast”, la vita moderna sembra essere un pò più libera rispetto a quella racconata nel cartone. Mentre per altri, come ad esempio Jasmine di “Aladino”, le cose sono diverse.
L’IDEA – “Volevo mettere in vita i personaggi dei cartoni nei tempi in cui viviamo e comunicare temi di attualità in modo relazionale”, spiega Ward ad Huffpost. “I personaggi della Disney sono così iconici che si è fatta avanti l’idea di trasportarli nel mondo moderno per aiutarci a vederlo attraverso nuovi occhi”. Ward, che ammette di essere un grande fan di film d’animazione Disney tanto da avere una playlist su Spotify, usa personaggi iconici per comunicare i temi che egli sente fortemente, come la crudeltà sugli animali e l’inquinamento. Il suo progetto prende il nome di Alt Disney.
LE ILLUSTRAZIONI – Le immagini sono tutte colorate anche se alcune hanno tonalità più scure rispetto a quelle di carattere più allegro. “Spero che la gente apprezzi questo mix”, continua a spiegare Ward ad Huffpost. Ward dice di avere diversi concetti per ogni illustrazione della serie, ponendosi delle semplici domande su ogni personaggio. “Mi sono posto domande come: ‘Che cosa farebbe Robin Hood nel mondo di oggi?’ o ‘Che cosa sarebbe successo se il principe Charme non avesse avuto voglia di ballare?. Le mie risposte mi hanno aiutato ad elaborare idee per ogni personaggio. Anche i tappeti magici hanno bisogno di una sploverata ogni tanto e l’allungamento del naso di Pinocchio non poteva far riflettere sul fenomeno dei bastoni da selfie”. Anche l’uso dei cellulari è un argomento di grande interesse per Ward. “Penso che i miei preferiti sono la semplicità delle immagini connesse al telefono cellulare come Pinocchio e Cenerentola. Il messaggio che sta dietro è che siamo leggermente ossessionati dai nostri telefoni, basti pensare all’ossessione nel cercare il principe azzurro attraverso le più moderne applicazioni di incontri”.
