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Giorgio Morandi e i suoi “colori del silenzio” in mostra a Lugano

Inaugurerà il prossimo 24 marzo, a Lugano, la mostra dedicata a uno dei più grandi artisti del Novecento: Giorgio Morandi

MILANO – Il 24 marzo inaugurerà a Lugano, nelle sale della De Primi Fine Art, la mostra “Giorgio Morandi, i colori del silenzio. Incisioni”. La mostra, visitabile fino al prossimo 28 aprile, è un omaggio a uno dei più grandi artisti italiani del Novecento: Giorgio Morandi.

I COLORI DEL SILENZIO – “Poche incisioni, come quelle di Morandi, possiedono il dono del silenzio”. Sono queste le parole con cui si apre il comunicato stampa della mostra dedicata all’artista bolognese. Ed è proprio il silenzio il filo conduttore di questa esposizione: il silenzio di oggetti semplici e domestici; il silenzio della polvere che ha depositato il suo velo sulla superficie di una bottiglia, una ciotola o una brocca; il silenzio di pochi paesaggi; il silenzio di una camera, uno studio, “dove una coscienza, come poche, ha indagato il mistero delle cose”.

GIORGIO MORANDI – Nato a Bologna il 20 luglio del 1980, Giorgio Morandi è stato uno dei pittori italiani più importanti del Novecento. L’interesse giovanile per l’arte figurativa lo accompagnò per tutta la vita a partire dalla significativa scelta di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo un viaggio a Firenze, riconsiderò anche grandi artisti del passato come Giotto, Piero della Francesca e Paolo Uccello, che faranno parte dello sviluppo artistico del pittore bolognese. La fama dell’artista bolognese è legata, soprattutto, alle nature morte e in particolare alle serie dedicate alle bottiglie. I soggetti delle sue opere sono quasi sempre oggetti abbastanza usuali; vasi, bottiglie, caffettiere, fiori e ciotole che, composti sul piano di un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena. La sua opera si compone anche di ritratti e paesaggi, che lui chiama “paesi” come i dipinti realizzati nella casa estiva di Grizzana. Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale e anche se non particolareggiava i suoi soggetti, si può notare come essi non perdano di realismo. Di grande importanza nel lavoro di Morandi sono le acqueforti così come le incisioni, realizzate fin da quando era ventenne. Morandi morì a Bologna il 18 giugno del 1964. Proprio la sua Bologna, nei primi anni Novanta, gli ha dedicato un museo (Museo Morandi) nel quale sono conservate diverse opere dell’autore.

 

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