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Giorgio De Chirico, il genio metafisico

Nasceva il 10 luglio 1888 l'artista Giorgio De Chirico, esponente della corrente Metafisica. Nella sua arte ha cercato di evocare i significati nascosti dietro la vita quotidiana
MILANO – Naceva il 10 luglio 1888 l’artista Giorgio De Chirico, esponente dellla corrente Metafisica. Nella sua arte ha cercato di evocare i significati nascosti dietro la vita quotidiana, fin tanto da spingersi a dipingere scene enigmatiche di città vuote, statue minacciose, ombre misteriose e strane combinazioni di oggetti di uso quotidiano, a partire dalla natura morta.

La vita

Giorgio De Chirico nacque da genitori italiani nella città di Volos, nella regione della Tessaglia in Grecia, il 10 luglio 1888. Il giovane Giorgio studiò arte presso la Scuola Superiore di Belle Arti di Atene. Dopo la morte del padre nel 1905, la madre di de Chirico si trasferì con i tre figli a Monaco di Baviera, dove Giorgio completò i due anni di studio presso l’Accademia di Belle Arti. Dopo aver lasciato l’Accademia continuò a dipingere per conto suo. Tornato in Italia nel 1908, passò per Milano e Torino e Firenze.

Primi lavori

Il giovane artista fu ispirato dagli artisti simbolisti europei, soprattutto per l’uso di immagini oniriche. Le sue prime opere combinavano una sensibilità simbolista con il suo amore per le antichità classiche della Grecia e l’Italia e le sue riflessioni filosofiche sulla vera natura della realtà. In dipinti come “Enigma di un pomeriggio d’autunno” (1910), de Chirico raffigurò drammaticamente la piazze della città abitata solo da due figure, una statua e ombre misteriose. Nel 1911, de Chirico si recò a Parigi, in Francia, dove suo fratello, Andrea (noto anche come Alberto Savinio), viveva. Lì espose e incontrò un certo numero di influenti artisti e scrittori d’avanguardia, tra cui Pablo Picasso.

Fama e influenza

De Chirico ha prodotto molti dei suoi più importanti dipinti durante il suo soggiorno parigino del 1911-1915. Con la prima guerra mondiale De Chirico e il fratello sono arruolati nell’esercito. De Chirico era di stanza a Ferrara, accusando poco dopo un esaurimento nervoso e trascorrendo del tempo in un ospedale militare. Nel 1917, incontrò l’artista Carlo Carrà, che lavorò con lui per definire il suo stile di “pittura metafisica”, sottolineando il significato nascosto di luoghi ordinari e oggetti. Seguì una carriera imprevedibile e talvolta controversa. De Chirico morì il 19 novembre del 1978, a Roma, Italia.
 
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