Sei qui: Home » Arte » Domenica gratuita nei musei e aree archeologiche statali

Domenica gratuita nei musei e aree archeologiche statali

Domenica 7 Gennaio torna l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa che prevede l’ingresso gratuito nei musei, aree archeologiche e luoghi della cultura statali la prima domenica di ogni mese

MILANO – Il 2018 può iniziare con una visita al museo, sia che si tratti di un buon proposito per l’anno nuovo piuttosto che l’occasione per fare i turisti nella propria città o in una vicina e trascorrere l’ultimo giorno delle festività natalizie in un luogo della cultura: il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ricorda infatti che domenica 7 gennaio gli oltre 420 nei musei, aree archeologiche e monumenti statali saranno a ingresso gratuito. E’ questo il primo appuntamento 2018 di #domenicalmuseo, l’iniziativa del MiBACT in vigore dal 1 luglio 2014 che prevede l’ingresso gratuito al patrimonio culturale statale ogni prima domenica del mese e alla quale aderiscono anche molti musei civici in tutta Italia. Per conoscere gli orari di apertura e avere maggiori informazioni è possibile consultare l’elenco completo e aggiornato degli istituti aderenti su www.beniculturali.it/domenicalmuseo

Grotta azzurra a Capri

La Grotta Azzurra è una conosciutissima grotta situata nel comune di Anacapri, sull’isola di Capri, l’apertura è parzialmente sommersa dal mare e, a seconda del ciclo delle maree o delle condizioni climatiche, l’accesso può essere più o meno complicato. La Grotta era un sontuoso Ninfeo, ornato da una ricca decorazione scultorea con un corteo marino al seguito di Poseidone; sul fondo della grotta, nella parte emersa, si trovano scarsi resti in opera cementizia di epoca romana e, nella parte sommersa, vi sono delle nicchie che in antico ospitavano le sculture e dei reperti sono ancora visibili sul fondale. Alcune statue sono attualmente esposte nella Casa Rossa ad Anacapri. Sopra la Grotta si trovano i resti di una delle dodici ville romane sull’isola di Capri che la tradizione storica attribuisce all’Imperatore Tiberio. La tipica colorazione azzurro acceso assunta dalle acque e dalle pareti interne della grotta, variabile a seconda delle ore del giorno e delle condizioni atmosferiche, è dovuta al riflesso della luce solare filtrata dall’apertura (più vasta nella sua porzione sommersa) sul fondale sabbioso della grotta. Divenne conosciuta a partire dal 1826, quando fu visitata dall’artista tedesco August Kopisch su indicazione di Angelo Ferraro, un pescatore del luogo.

Museo e Galleria Borghese a Roma

Il Museo custodisce sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. La raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale al collezionismo del cardinale Scipione ( 1579-1633) , nipote di Papa Paolo V, conserva capolavori di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, oltre a splendide sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova; notevole è anche la raccolta di marmi antichi. La Galleria Borghese offre al pubblico i seguenti servizi:– Esposizione delle opere: le opere di pittura, di scultura antica e moderna e gli arredi della Galleria sono allestiti nelle 20 sale affrescate che, insieme con il portico e il Salone di ingresso , costituiscono gli ambienti del Museo aperti al pubblico. Le opere temporaneamente non visibili, perché in prestito per mostre oppure in restauro, sono sempre sostituite con altre in deposito e sono regolarmente segnalate nelle didascalie.

– Accesso ai depositi: il deposito del Museo, collocato al piano soprastante la Pinacoteca ed escluso dal normale percorso di visita, conserva oltre 270 opere ed è regolarmente aperto al pubblico secondo le modalità più avanti meglio specificate.

– Documentazione dei beni: nella sede del Museo è istituito un Centro di documentazione accessibile al pubblico secondo le modalità indicate nel capitolo seguente. Con le stesse modalità è consultabile l’Archivio dei restauri.

– Cataloghi a stampa: stata pubblicata la Guida breve della Galleria in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese. Esistono inoltre i cataloghi completi delle collezioni dei dipinti, delle sculture moderne, della collezione archeologica.

– Servizi educativi: la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma garantisce il controllo scientifico di tutte le iniziative didattiche, sia di quelle che il Museo offre gratuitamente sia di quelle che sono indette a pagamento dall’impresa concessionaria.

– Servizio di biglietteria: per ragioni di sicurezza legate alla conformazione dell’edificio storico, l’accesso al Museo è regolamentato in turni di visita di due ore l’uno, per un massimo di 360 persone ciascuno, con uscita obbligatoria a fine turno. La prenotazione del biglietto per la visita è obbligatoria. In occasione di mostre il biglietto può essere soggetto a maggiorazione. Le modalità di gratuità e riduzione sono quelle previste per legge. La Galleria Borghese rientra nel circuito della Roma Pass, Roma Pass+. Il servizio di biglietteria è affidato in concessione.

Museo del Cenacolo Vinciano a Milano

Leonardo ha dipinto l’Ultima Cena nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie per volere di Ludovico il Moro, in un arco di tempo che va dal 1494 al 1497. L’artista, trattandosi di pittura su muro, non si è affidato alla tradizionale quanto resistente tecnica dell’affresco, che impone una veloce stesura del colore sull’intonaco ancora umido, ma ha voluto sperimentare un metodo innovativo che gli consentisse di intervenire sull’intonaco asciutto e, quindi, di poter tornare a più riprese sull’opera curandone ogni minimo particolare. Purtroppo le intuizioni di Leonardo si rivelarono sbagliate e ben presto, per un ‘infelice concomitanza di cause, la pittura cominciò a deteriorarsi. Nel corso dei secoli, di conseguenza, si susseguirono molti restauri nel disperato tentativo di salvare il capolavoro. Nel 1999, dopo oltre vent’anni di lavoro, si è concluso l’ultimo intervento conservativo che, grazie alla rimozione di tante ridipinture, ha riportato in luce quanto restava delle stesure originali. In Lombardia tra i siti riconosciuti dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità” troviamo Milano con il complesso della Chiesa e Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e uno dei dipinti più celebri al mondo: l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, due capolavori assoluti a livello mondiale. Il complesso è stato inserito nella lista del Patrimonio Unesco nel 1980, testimoniando una cultura ricca di valori da trasmettere all’umanità, che gravita proprio attorno al capoluogo di regione.

Museo della Certosa di Pavia

L’edificio presenta una successione lineare di finestre tra semicolonne che conferiscono eleganza e luminosità all’intera struttura. La prima idea per la costituzione di un Museo della Certosa venne lanciata al Ministero della Pubblica Istruzione nel 1883 dall’architetto milanese Tito Vespasiano Paravicini.  I calchi, di grandissima finezza esecutiva e di grandi dimensioni, iniziarono ad essere raccolti nella Galleria del piano terreno del Palazzo Ducale, l’attuale gipsoteca. Il Museo fu aperto al pubblico la prima volta nel 1911, per poi rimanere chiuso per più di mezzo secolo. La gipsoteca che raccoglie più di 200 calchi di grande e piccola dimensione è un unicum non solo in Lombardia, ma anche nel panorama italiano.

 

© Riproduzione Riservata