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Bernardino Pinturicchio, un “piccolo” grande pittore

Proprio oggi, in una fredda giornata senese si spegneva nel 1513 Bernardino Pinturicchio, il celebre artista perugino del Rinascimento italiano

MILANO– Bernardino di Betto Betti, più noto come Pinturicchio o Pintoricchio (Perugia, 1452 circa – Siena, 11 dicembre 1513), è stato un pittore italiano. Il soprannome di Pinturicchio (‘piccolo pintor’, cioè ‘pittore’) derivava dalla sua corporatura minuta: egli stesso fece proprio quel soprannome usandolo per firmare alcune opere. Fu un artista completo, capace di padroneggiare sia l’arte della pittura su tavola, che l’affresco e la miniatura, lavorando per alcune delle più importanti personalità del suo tempo. Fu uno dei grandi maestri della scuola umbra del secondo Quattrocento, con Pietro Perugino e il giovane Raffaello. Giorgio Vasari descrisse la sua biografia in Le Vite del 1568 (Bernardino Pinturicchio) citando nella parte finale anche Nicolò Alunno di Foligno.

I lavori

Gli esordi di Pinturicchio vengono in genere rintracciati nell’importante cantiere dell’oratorio di San Bernardino, a Perugia, dove probabilmente era presente una nicchia che venne decorata da otto tavolette con Storie di san Bernardino (1473). La critica tradizionale riconosce la mano di Pinturicchio negli astanti delle scene del Viaggio di Mosè in Egitto e del Battesimo di Cristo della Cappella Sisitina ma molti recentemente hanno ridimensionato drasticamente il suo intervento. In ogni caso alcuni schemi della Sistina vennero ripresi e sviluppati da Pinturicchio in opere successive, certificando la sua conoscenza diretta del ciclo. il suo lavoro più importante risultano gli affreschi delle Storie di san Bernardino nella Cappella Bufalini della chiesa romana dell’Aracoeli sono la prima grande prova dell’arte di Pinturicchio, eseguiti tra 1484-1486.

A Roma

Gli anni romani sono testimoniati anche dalla sua collaborazione col Papato. Fu al servizio di Innocenzo VIII. Per lui dipinse una serie di Vedute di città italiane per una loggia del Palazzo Apostolico. Il ciclo è particolarmente significativo perché rappresenta il primo esempio di ripresa del genere antico della pittura paesistica del secondo stile pompeiano. Pinturicchio lavorò poi assieme al Mantegna agli affreschi della cappella e della sua sagrestia del Belvedere, purtroppo distrutti. Lo ricordiamo anche per le opere all’interno del Duomo di Siena. Lavorò nei palazzi dei Della Rovere e di altre importanti casate e fu anche a servizio di Papa Borgia. L’ultimo importante incarico del pittore umbro fu ancora a Roma per la chiesa di Santa Maria del Popolo. 

La morte

Ricco ma amareggiata e solo, dimenticato dai figli e dalla moglie fedifraga se spense l’11 dicembre 1513, debilitato dalla malattia, in un complesso di frati a Siena.

 

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