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L’astrattismo di Bonalumi in mostra a Milano

Da oggi fino al 30 settembre al Palazzo Reale di Milano, la prima antologica di Agostino Bonalumi (1935-2013) dal titolo "Bonalumi 1958 – 2013"

MILANO – Celebrare un grande esponente dell’arte astratta. Questo è l’obiettivo della mostra Bonalumi 1958 – 2013.  In programma a Palazzo Reale dal 16 luglio al 30 settembre 2018 (ingresso gratuito) e curata da Marco Meneguzzo, l’esposizione testimonia con 120 opere l’arte di uno dei maggiori astrattisti: dai primi passi nella Milano del 1959 fino al riconoscimento a livello internazionale.

 

L’artista poliedrico

Il progetto è promosso dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Museo del Novecento in collaborazione con l’Archivio Bonalumi, e illustra l’attività poliedrica dell’artista mediante una serie di importanti lavori e la presenza di tre grandi installazioni: Blu abitabile, un’opera di pittura-ambiente realizzata per la mostra “Lo Spazio dell’Immagine” di Foligno nel 1967, Struttura modulare bianca  presentata per la prima volta nella sala personale alla XXXV Biennale d’Arte di Venezia del 1970, e infine una parete di grande superficie, esposta nel 2003 all’Institut Mathildenhöhe, Darmstadt, in Germania.

 

Un pensiero costante sullo spazio

Ad accompagnare il visitatore nel percorso, un estratto di 12 minuti del documentario AGOSTINO BONALUMI. L’intelligenza dei materiali (2018), realizzato da Archivio Bonalumi e Zenit Arti Audiovisive. Sky Arte HD lo trasmetterà integralmente il 18 settembre 2018. Nello stesso periodo, Il Museo del Novecento dedicherà a Bonalumi un focus dal titolo Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto: una serie di otto opere su carta, realizzate appena a ridosso di quelle ambientali che svelano l’accuratezza e la precisione di un pensiero costante sullo spazio. Una mostra che esalta la vocazione internazionale dell’artista milanese, che ha continuato a sperimentare fino alla fine e che “ha trovato la chiave per dare un’immagine dell’arte strettamente aderente alla società che stava formandosi, aprendosi finalmente alla vera modernità”. La mostra è apparsa sulle pagine della cronaca per il tragico incidente ai danni di Luca Lovati, lo storico assistente di Agostino Bonalumi, durante l’allestimento dell’esposizione.

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