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A Firenze la mostra di Helidon Xhixha, l’artista che vuole modellare la luce

"In ordine sparso" è la mostra dell'artista contemporaneo Helidon Xhixha, che esplora i conceti di ordine e caos attraverso imponenti installazioni

MILANO – La città di Firenze offre al pubblico internazionale dei suoi musei una importante mostra monografica dedicata all’artista contemporaneo Helidon Xhixha. La mostra dal titolo In ordine sparso e allestita nello splendido scenario del Giardino di Boboli, esplora i concetti di caos e ordine attraverso un’ambiziosa serie di imponenti sculture ed installazioni. La mostra promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi e Firenze Musei, è aperta al pubblico fino al 29 ottobre 2017.

LO STILE – Durante la sua carriera, Xhixha ha sviluppato uno stile iconico di scultura, attraverso la manipolazione di acciaio inox riflettente, un materiale che si configura quale elemento chiave dell’artista, trasformandolo in una serie di oggetti astratti che rivelano la loro imponente maestosità e bellezza. Attraverso un intervento altamente qualificato sull’acciaio, il materiale passa dall’essere ininterrottamente lineare, al divenire distorto, intricato e frammentario, ottenendo come risultato una personale interpretazione visiva dell’influenza tra metallo e luce, tra il concreto e l’etereo, e affrontando parallelamente notevoli concetti filosofici. L’artista, ad oggi, si è assicurato una posizione tra i vertici del mondo dell’arte, rendendo le sue sculture immediatamente riconoscibili dal pubblico contemporaneo.

LA MOSTRA – Xhixha si è assicurato una posizione tra i vertici del mondo dell’arte, rendendo le sue sculture immediatamente riconoscibili dal pubblico contemporaneo, ispirandosi alla natura e alla geometria sacra. Nella Limonaia sono esposte grandi strutture a colonna immediatamente riconducibili all’artista e che formano un conturbante intreccio dove il visitatore potrà incantarsi, perdendosi durante l’esplorazione. L’installazione comporterà una risposta visiva e coinvolgente all’idea del caos in sé; nessuno schema sottostante, nessuna regolarità sarà individuabile nell’intero corpus dell’opera.  La bellezza, ancora una volta, si troverà nell’intangibile e nella casualità. Le opere più sorprendenti in assoluto ad essere esposte sono quelle monumentali: Conoscenza e Infinito, e che rivelano intricati livelli di geometria e di motivi provocando agli occhi dello spettatore un’estasiante meraviglia.

CONOSCENZA E INFINITOConoscenza ricorda la spirale logaritmica della conchiglia del Nautilus; la risposta più riconoscibile della natura alla sezione aurea, in cui grandi segmenti curvi di acciaio a spirale vanno estendendosi verso l’esterno, partendo da un singolo punto centrale dove, aumentando di dimensioni, oscillano. Infinito, seppur molto diverso da Conoscenza, ancora una volta ci rievoca dei concetti fondamentali dell’ Ordine, in questo caso l’equilibrio e la regolarità. Due forme inclinate, frammentate, che vanno in direzioni opposte ma che si affiancano. Opere uguali e differenti, poste sullo stesso piano, che vanno a rivelare la più ampia intenzione della mostra: ricreare un luogo dove gli opposti non sono intesi come entità disparate, ma come un unico concetto, profondamente legato. L’ artista si lascia andare alla transizione dal Caos all’Ordine, fondendosi a pieno con questo mutamento; egli parte da una scala universale, da cui attingere continuamente idee e pensieri fino a quando l’Ordine viene ripristinato e da qui, infine, l’opera viene realizzata.

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