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A Conversano la mostra dedicata a Man Ray

Sta per volgere al termine la mostra "Man Ray, l'uomo infinito", al castello di Conversano e dedicata ad uno dei fautori del dadaismo americano

MILANO – โ€œMan Ray, Lโ€™uomo infinitoโ€. Sta per volgere al termine la mostra, inaugurata il 15 luglio 2017 presso il Castello di Conversano, dedicata ad uno dei fautori del dadaismo americano. Lโ€™associazione culturale Artes, promotrice del Festival Il Libro Possibile (Polignano a Mare, BA), ha permesso, nuovamente, al sud Italia, con il Libro Possibile – Arte, di godere di una esposizione di opere degna dโ€™esser chiamata tale. Dopo la rassegna dedicata a Giorgio de Chirico, nel 2016, lโ€™appuntamento con lโ€™arte รจ stato rinnovato grazie ad una iniziativa frutto della collaborazione con l’amministrazione comunale di Conversano, la Fondazione Marconi โ€™65 di Milano ed il Man Ray Trust. La temporanea รจ stata, inoltre, curata da Vincenzo de Bellis ed Eugenia Spadaro.

LA MOSTRA – La mostra, con piรน di cento lavori e suddivisa in otto sezioni che ripercorrono le tappe fondamentali della carriera artistica di Man Ray, mutua il suo titolo da unโ€™opera dello stesso artista: โ€œHomme Infiniโ€ (in esposizione). In due semplici parole รจ possibile individuare la complessitร  e la profonditร  del suo lavoro. Lโ€™infinito viene qui interpretato come ancestrale desiderio dellโ€™essere umano di valicare i limiti per conoscere, appunto, lโ€™infinito e possibili elementi di integrazione in un mondo in cui vengono creati sempre piรน confini.

AREE TEMATICHE – Otto aree tematiche, distribuite in piรน stanze, grazie alle quali si ha la possibilitร  di effettuare un viaggio al fianco dellโ€™artista! Si puรฒ โ€œtoccare con manoโ€ la sua poliedricitร . Dallโ€™inizio del 900 fino al termine della sua produzione (anni โ€™60-โ€™70), in Francia. Dipinti, disegni, fotografie, sculture, litografie e oggetti d’arte che Emmanuel Rudnitzky, questo il vero nome di Man Ray, realizza attraverso unโ€™innata propensione alla sperimentazione. Lโ€™apice dei suoi esperimenti viene raggiunto con i famosi โ€œrayographsโ€: immagini fotografiche ottenute poggiando oggetti tra la fonte luminosa e la carta sensibile, senza lโ€™uso della macchina fotografica.ย Scoperta casuale che lo porta alla fama. Perรฒ, prima della fotografia, la sua vera passione รจ stata la pittura, che non abbandona mai. Il suo avvicinamento al dadaismo, movimento che rifiuta lโ€™arte tradizionale, che sfrutta lโ€™ironia e la provocazione, avviene grazie anche al suo rapporto dโ€™amicizia con Duchamp e il loro successivo trasferimento a Parigi. Ma Man Ray approda anche al surrealismo, va quindi oltre, supera i limiti, succitati, per esplorare lโ€™inconscio non solo con le rayografie ma anche con altre tecniche come quella della solarizzazione, un effetto che permetteva di avvolgere le figure delle sue creazioni con auree che davano loro qualitร  quasi eteree.

LE SEZIONI – New York 1912 โ€“ 1921

– Il rapporto con Marcel Duchamp

– Gli amici artisti e autoritratti

– Muse e Modelle

– Dadaismo ed avanguardie

– Realtร  e finzione – voyeurismo e sadismo

– Juliet

– Ritorno in Francia

Silvia Savini

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