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Artbeat e le lampade di design firmate Gino Marotta, per illuminare la propria casa a regola d’arte

Teche e gioielli ispirati alla natura. Oggetti unici ed esclusivi, per veri amanti dell'arte e del design

MILANO – “Attraverso lo specifico delle nuove tecnologie ho provato a rifare l’inventario del mondo, il simulacro di qualcosa che forse tra un po’ di tempo non ci sarà più”. Con questo spirito l’artista Gino Marotta, il pittore e scultore italiano attivo nell’arte contemporanea recentemente scomparso, ha realizzato un pezzo di design che non può mancare in un’abitazione in cui si vuol far emergere tutto ciò che è arte e cultura. Parliamo della “Lampada Nuovo Paradiso”, fiore all’occhiello della collezione “Natura Artificiale” che il celebre artista ha realizzato per Artbeat. Non solo lampade: Marotta per Artbeat ha realizzato una serie di teche e gioielli ispirati alla natura presenti in esclusiva online su Libreriamo Store, il primo culture lovers e-store per gli amanti della cultura.
LA COLLEZIONE – Con la collezione “Natura Artificiale” Gino Marotta ci accompagna in un affollato giardino immaginario, in una dimensione dai colori e dai personaggi fantastici in cui dimorano dromedari verdi, giraffe blu, struzzi fucsia, rinoceronti marroni, senza tralasciare i fenicotteri dai riflessi fluo. Germogliano poetiche palme e aloni dai colori squillanti; mentre più in là pulsano la rosa artificiale e dei bouquet di fiori dai colori più esotici. Sono i metacrilati di Gino Marotta; non una semplice riproduzione, ma astrazione e reinterpretazione dei suoi ormai classici elementi in forme e oggetti di uso quotidiano. L’intera collezione è consultabile a questo link.

 

ARTE COME SINTESI DI NATURA ED ARTIFICIO – Nato nel 1935 e scomparso nel 2012, Gino Marotta è noto per la costante ricerca di nuovi materiali e di nuove tecniche con cui ha realizzato opere di grandi dimensioni come il “Bosco Naturale-Artificiale” del 1967, l’“Eden Artificiale” in metacrilato, la “Misura Naturale Cava” in fiberglass e le recenti “Luci colorate”. Ecco come parlava lui stesso della sua attività di artista. “Il mio lavoro consiste nel fare molto seriamente delle cose assolutamente inutili. Ho sempre agito sulla base di un’incontrollata curiosità, su un’idea di arte come sintesi di natura e di artificio. Se l’arte è un atto libero, determinato solo dalla necessità di esprimersi e dal piacere di farlo, altrettanto libero e privo di qualsiasi coazione deve essere il piacere di capire. Francamente non credo di avere particolari meriti se non una grande fortuna, che mi ha concesso di essere vigilante dei miei limiti e pazzamente innamorato di tutto ciò che riguarda il mio lavoro”.

 

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