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Dati Istat, la Sicilia è la regione dove si legge di meno

A partire dai dati statistici abbiamo svolto un'indagine sulla possibilità di accesso alla cultura per i cittadini della regione Sicilia

MILANO – Nel 2014 i lettori di libri sono diminuiti rispetto all’anno precedente, confermando la tendenza negativa avviata nel 2010. Lo studio Istat sulla produzione e lettura di libri pubblicato nel gennaio del 2015 dice che la flessione ha interessato in modo particolare i più giovani.

LA SITUAZIONE -I “lettori forti”, quelli che esercitano costantemente la lettura, sono ormai una percentuale molto ridotta, il 14,3%, secondo i dati Istat nel gennaio del 2015. Un fenomeno allarmante che si estende in tutto il territorio nazionale, ma che si accentua in particolare nelle regioni del Meridione, dove anche complice una congiuntura economica le librerie stanno conoscendo una crisi strutturale e rischiano di andare incontro al fallimento della chiusura. La quota di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro per motivi non scolastici o professionali nell’arco dei 12 mesi precedenti l’intervista è scesa al 41,4% e continua a scendere. A livello territoriale, la lettura risulta più diffusa al Nord, dove dichiara di aver letto almeno un libro il 48,5% delle persone residenti. Nel Sud e nelle Isole, la quota di lettori scende, rispettivamente, al 29,4% e al 31,1%. A partire da questi dati abbiamo deciso di capirne i motivi  a partire dall’analisi della possibilità di accesso alla cultura per i cittadini della regione Sicilia, partendo da una panoramica sulle distribuzione delle librerie sul territorio e intervistando diversi librai indipendenti.

I DATI – Secondo l’indagine Istat che ha indagato quante persone in Italia, con più di 6 anni, abbiano letto almeno un libro nei 12 mesi antecedenti al campionamento dei dati, la regione Sicilia risulta essere all’ultimo posto della classifica. Solo il 26,2 % dei residenti nella Regione ha ammesso di avere letto un libro  nel periodo di tempo indicato. Purtroppo questa non è l’unico dato negativo per la regione che ha dato i natali a importanti scrittori del calibro di Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Giovanni Verga e Andrea Camilleri. Se, infatti, si vanno i dati sulle famiglie maggiormente sprovviste di libri, la regione Sicilia si posiziona al penultimo posto con il 18,1 % davanti solo alla Puglia (17,9%) e poco dietro alla Basilicata (19,1%). I dati sono preoccupanti perché le percentuali delle famiglie indicate non possiedono nemmeno un libro. La Sicilia si trova, invece, in testa a un’altra classifica, ma purtroppo ancora una volta non è una buona notizia. Più del 66% dei residenti non ha letto nemmeno un libro nell’anno antecedente al campionamento dei dati. Se ci spostiamo sull’online e sulla fruizione di ebook i dati non migliorano. Sul totale dei cittadini siciliani che accedono hanno avuto accesso in Internet sull’arco temporale di un anno, solo il 12,8 % ha scaricato libri online o ebook.

ANALISI DEI DATI – La scarsa propensione alla lettura è un indice di difficoltà di accesso anche ad alcune risorse ed opportunità culturali. Ai non lettori, infatti, corrispondono livelli di partecipazione culturale significativamente inferiori alla media per quanto riguarda musei e mostre. Ma non solo, esiste infatti la possibilità che per non tutti i cittadini siciliani sia possibile accedere a librerie fornite in modo agile e veloce. Questo è stato uno degli obiettivi principali della nostra indagine.

 

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